Questo è un post lungo e un po’ puntiglioso. Leggerlo serve però a capire cosa sta accadendo realmente a San Donato in questi anni.
Abbiamo tutti la sensazione che San Donato sia sostanzialmente ferma e che nessuno dei problemi urbanistici della città trovi mai soluzione: il Parco Mattei è sempre lì, sostanzialmente abbandonato a sé stesso mentre gli impianti un poco per volta decadono e alla fine divengono inservibili e chiudono (vedi piscina interna), la riqualificazione di Certosa viene continuamente annunciata, ma non parte mai, idem il Parco della Campagnetta e così via. Con questo post vogliamo uscire dalle generiche lamentazioni per cercare di vedere esattamente progetto per progetto quello che sta accadendo a partire dal programma della Giunta. Com’è nello stile che ci siamo dati, questo è un lavoro aperto alle integrazioni, alle correzioni e ai commenti di tutti.
1. Il programma della Giunta.
Per contro, assistiamo a scelte urbanistiche estemporanee addirittura in contrasto con le linee guida proclamate in campagna elettorale e ribadite nella relazione in esame. Il programma “PGT a crescita zero: Non vogliamo ulteriore consumo di suolo!” è stato contraddetto, ad esempio, dalla variante che ha reso edificabile l’area destinata all’”hotel Hilton”, che si è poi scoperto non sarà un Hilton, ma magari forse un motel e dalla decisione di autorizzare l’ampliamento della clubhouse nel parco del laghetto di via Europa.
L’assessore Battocchio identifica nella sua relazione i seguenti obbiettivi da conseguire:
TRAFFICO E VIABILITÀ
(1) - Annullamento del traffico di attraversamento
§ Realizzazione bretella Paullese-Monticello
§ Istituzione delle zone 30 all’interno dei quartieri residenziali (con la finalità di disincentivare il passaggio attraverso di essi)
§ Implementazione di un sistema automatizzato di controllo a distanza degli accessi per impedire l’ingresso degli autoveicoli che attraversano la città per evitare le tangenziali, la Paullese o il raccordo Autostrada del Sole-tangenziali
(2) - Razionalizzazione, riduzione e maggior sostenibilità del traffico di adduzione
§ Trasporto pubblico che colleghi le stazioni (M3 e ferrovia) con i principali centri attrattori
§ Collegamento dei parcheggi esistenti esterni alla città con navette aziendali o pubbliche
§ Istituzione di un sistema di bike-sharing pubblico (con la finalità di permettere a chi arriva con mezzi pubblici in città di compiere l’ultimo tratto in bici)
§ Realizzazione di piste ciclabili intercomunali verso San Giuliano, Milano Rogoredo, Peschiera (cercando il modo più “pratico” per scavalcare il fiume Lambro)
§ Realizzazione di un nuovo Piano della sosta con l'obiettivo di favorire, nelle immediate vicinanze dei centri attrattori il ricambio dei mezzi e la limitazione delle soste di lunga durata.
(3) - Riduzione del traffico locale
§ Realizzazione rete di piste ciclabili sugli assi principali interni alla città (M3-Ospedale, Via Martiri di Cefalonia, via Gramsci-Battisti, Via Di Vittorio-Certosa-Morandi-Maritano,…)
§ Riqualificazione dei marciapiedi ammalorati e pavimentazione dei percorsi “naturali” utilizzati maggiormente dai cittadini (collegamento Morandi-Pascoli, Jannozzi-Sanguinetti, via De Gasperi-1° maggio, via Moro-via Ripalta, via Morandi-via Emilia,…)
§ Istituzione delle zone 30 all’interno dei quartieri residenziali (con la finalità di rendere più sicuri i tragitti ciclabili)
§ Pedibus, ciclobus e altre iniziative collegate all’accompagnamento dei bambini a scuola con mezzi alternativi alla macchina
§ Trasporto pubblico su modello Chiamabus per il collegamento tra quartieri diversi della città
§ Istituzione di un sistema di bike-sharing pubblico (con la finalità di rendere più agevole lo spostamento all’interno della città)
(4) - Diminuzione delle auto sulle strade cittadine, sia in movimento sia ferme, per far rivivere le vie e le piazze
§ Redazione di un Piano della sosta efficace
§ Istituzione di zone ad esclusivo uso di pedoni
§ Favorire la realizzazione di parcheggi e box interrati
PARCHI E VERDE PUBBLICO
(1) - Aumento delle aree verdi nei quartieri ad alta densità edificatoria
§ Realizzazione di un grande parco pubblico sull’area della Campagnetta
§ Riqualificazione urbanistica del quartiere Certosa con la deimpermeabilizzazione di parte di via Ticino e l’unione delle due aree verdi attualmente separate dalla strada, al fine di ampliare il parchetto esistente
§ Realizzazione della nuova piazza Tevere con la messa a dimora di nuove piante nell’area dell’attuale parcheggio e lungo la via Emilia dal rondò fino al confine con Borgolombardo
(2) - Creazione di nuovi parchi urbani
§ Acquisizione ex parcheggio Pirelli
§ Realizzazione di un grande parco pubblico sull’area della Campagnetta
§ Realizzazione Parco di confine tra San Giuliano e San Donato
(3) - Migliore fruibilità delle aree verdi esistenti
§ Riqualificazione ambiti ripariali del Fiume Lambro
§ Manutenzione straordinaria delle aree ludiche cittadine, con particolare attenzione alla sicurezza dei bambini e alla creazione di spazi di socialità
§ Realizzazione Parco di confine tra San Giuliano e San Donato e smantellamento degli orti abusivi lungo lo scolmatore
§ Sistemazione delle siepi e delle aiuole che creano percezione di insicurezza o nascondigli per malintenzionati
RAZIONALIZZAZIONE DELLE RISORSE ENERGETICHE E IDRICHE
(1) - Minor consumo di energia termica
§ Efficientamento energetico della scuola “G. Mazzini” di via Kennedy con la realizzazione del cappotto esterno
§ Efficientamento energetico della scuola “M. L. King” di via Di Vittorio con il rifacimento dei serramenti e la realizzazione del cappotto esterno
§ Riqualificazione energetica dell’edificio di Bolgiano
§ Rifacimento sistema di emissione e coibentazione termica del palazzo municipale
(2) - Razionalizzazione del consumo di energia elettrica privilegiando le fonti rinnovabili
§ Installazione pannelli fotovoltaici sul tetto del palazzo municipale
§ Installazione di colonnine per la ricarica di autovetture elettriche
§ Realizzazione centrale microgenerazione sul fiume Lambro
(3) - Valorizzazione delle risorse idriche
§ Realizzazione nuova casa dell’acqua in via Di Vittorio
§ Posa nuovo condotto fognario via Martiri di Cefalonia-via Europa bis
§ Posa nuovo condotto fognario via Buozzi-Parri-Di Vittori.
2. La realtà.
Chiunque viva a San Donato sa bene che quasi nulla è stato fatto e molte delle iniziative concretamente previste non sono state neppure inserite nei vari programmi triennali delle opere pubbliche redatti da questa Giunta.
A ciò si aggiunge che nel grandioso (e rimasto in gran parte sulla carta) piano d’opere pubbliche tratteggiato dall’Assessore (si parla perfino di costruire una centrale idroelettrica sul Lambro) non c’è neppure un cenno, ad esempio, all’impiantistica sportiva, mentre le scuole sono citate solo come oggetti di riqualificazione energetica.
Sappiamo tuttavia che i programmi elettorali (anche se quello sopra descritto NON è un programma elettorale perché è una sorta di punto di metà mandato) sono spesso concepiti per essere realizzati solo in parte.
Vediamo allora nel dettaglio alcune “grandi opere” che questa amministrazione ha provato a fare per realizzare almeno qualche pezzo del suo programma, a prescindere da ogni valutazione sulla bontà/utilità/effettiva realizzabilità delle opere previste.
- Quartiere CERTOSA - Riqualificazione urbanistica. Gli € 650.000,00 stanziati nel 2015 NON sono stati spesi e sono stati trasferiti sul 2016.
- Via EMILIA Sud - Riqualificazione porta di accesso alla città. Gli € 850.000,00 stanziati nel 2015 NON sono stati spesi e sono stati trasferiti sul 2016. E’ importante osservare che Quartiere Certosa e Porta di accesso alla città via Emilia Sud sono due progetti collegati e che gli € 900.000 destinati originariamente per il quartiere si sono ridotti a € 650.000, mentre gli € 600.000 previsti per il rifacimento della rotonda e della viabilità sulla via Emilia sono aumentati a € 850.000. Quindi (almeno in programma) più soldi per la rotonda stradale e meno per rendere più vivibile un quartiere sotto molti aspetti disagiato. Perché? Ma non basta: con comunicato stampa 1 aprile 2016 il Comune ha fatto sapere che “Inizia il conto alla rovescia per la riqualificazione di Certosa. Nei giorni scorsi la Giunta sandonatese ha dato il via libera al progetto definitivo per la rimessa a nuovo del quartiere, mettendo sul piatto risorse per 1 milione e mezzo di euro e dando dunque il là a un intervento molto atteso, che dovrebbe avviarsi entro la fine dell’estate con la prima tranche di lavori. Le pratiche di gara saranno espletate nelle prossime settimane, dopo di che scatteranno i tre mesi di rito per la conclusione dell’incanto e l’assegnazione delle opere. Contiamo di iniziare i lavori tra agosto e i primi di settembre – spiega l’assessore ai Lavori Pubblici Andrea Battocchio – per poter concludere il tutto, come da cronoprogramma definito dall’Ufficio Tecnico, entro l’estate del 2017. Certosa cambierà radicalmente volto, sia in termini urbanistici, sia di mobilità e qualità della vita”. A parte l’espressione “inizia il conto alla rovescia”, costante negli annunci di questa giunta quando si tratta di opere costantemente rinviate e che non hanno mai inizio, c’è il fatto che ad oggi 19 luglio 2016, NESSUN BANDO DI GARA RISULTA PUBBLICATO IN PROPOSITO (vedi apposita sezione sul sito del Comune). I lavori NON inizieranno quindi certamente “entro la fine dell’estate”. Che poi il 2017 (anno previsto per la fine dei lavori) sia anche anno elettorale è ovviamente solo un caso.
- PISTE CICLABILI - Interventi di nuova realizzazione: M3-Ospedale. Nel POP 2015-2017 era prevista la spesa di € 200.000 nel 2015; nessuna spesa per il 2016 e il 2017. NON è stato fatto NULLA. Nel POP 2016-2018 per la stessa opera è prevista la spesa di € 400.000,00 nel 2016; nessuna spesa per gli anni successivi. Al di là dell’opportunità di mettere mano a nuove piste ciclabili prima di riqualificare quelle esistenti, che sono in gran parte altamente insicure, perché non si è fatto nulla nel 2015 e gli stanziamenti sono stati addirittura raddoppiati per il 2016?
- PISTE CICLABILI - Interventi di riqualificazione, manutenzione e completamento (Bagnolo/Poasco, Morandi, Battisti, Cefalonia e piste varie). Il POP 2015-2017 prevedeva la spesa di € 150.000 all’anno per ognuno dei tre anni. Non si sono viste finora opere di riqualificazione di queste piste ciclabili. Nel POP 2016-2017 è sparito il finanziamento di € 150.000 per il 2016 (ciò significa: nessuna opera di riqualificazione quest’anno) e sono assegnati € 150.000 all’anno per il 2017 e il 2018.
- VIA KENNEDY/VIA MARIGNANO - Riqualificazione urbanistica e viabilistica. Gli € 990.000 stanziati per il 2015, sono stati trasferiti al 2016. Per ora nessun atto concreto, a parte il battage della consultazione pubblica con simil referendum tra gli abitanti della via. I marciapiedi sono in stato pietoso da anni.
- POASCO - eliminazione sottopasso in accordo con RFI. Era prevista per il 2015 con uno stanziamento di € 950.000. NON È STATO FATTO NULLA. Il POP 2016-2018 rinvia una prima tranche di spesa al 2017 (€ 200.000) e una seconda (€ 750.000) al 2018. Ciò significa che non si muoverà foglia neppure nel 2016. Poi, chissà!
- PARCO CAMPAGNETTA - Progetto di riqualificazione urbanistica. Il POP 2015-2017 prevedeva una spesa di € 50.000 nel 2015 e di € 1.000.000 nel 2016. NON È STATO FATTO NULLA. Il POP 2016-2018 prevede ora una spesa di € 50.000 nel 2016 e due tranches da € 500.000 nel 2017 e nel 2018. In realtà sappiamo che i terreni sono contaminati (ma la Giunta se n’è accorta solo quest’anno dopo che sono anni che parla della Campagnetta!), che lo scambio di terreni con il privato proprietario dei suoli, dato per fatto anni fa, è restato lettera morta e che tutto resterà quindi fermo a tempo indeterminato. Il Parco della Campagnetta è quindi un progetto che ad oggi deve considerarsi morto.
- INTERVENTI DI MANUTENZIONE STRAORDINARIA VIABILITÀ PER LA FORMAZIONE DI ZONE 30, ISOLE AMBIENTALI ED ADEGUAMENTO FERMATE TPL. Il POP 2015-2017 prevedeva una spesa di € 100.000 nel 2015 e di € 100.000 nel 2016. NON SI È VISTO NULLA (o, quantomeno, nulla di significativo: le fermate del trasporto pubblico locale sono ridotte a ruderi, le nuove isole ambientali non ci sono, … le zone 30 boh). Comunque il POP 2016-2018 ha tagliato la spesa di e 100.000 per il 2016 e ha assegnato € 100.000 per il 2017. Nulla per il 2018. Quindi € 100.000 in meno per questa voce manutentiva.
- INTERVENTI DI ELIMINAZIONE BARRIERE ARCHITETTONICHE MARCIAPIEDI COMUNALI ED EDIFICI PUBBLICI. Non sono verificabili facilmente perché sono microinterventi. Si può solo notare che il POP 2015-2017 stanziava per il 2016 € 150.000, mentre il POP 2016-2018 stanzia ora per il 2016 solo € 50.000.
- RIQUALIFICAZIONE DEL PRIMO TRATTO DI VIA LIBERTÀ. Il POP 2015-2017 stanziava per il triennio € 150.00, tutti da spendere nel 2016; il il POP 2016-2018 stanzia ancora € 150.000 nel triennio, ma da spendere solo nel 2017. L’iniziativa è quindi al palo.
- SCUOLA PRIMARIA VIA DI VITTORIO - MANUTENZIONE STRAORDINARIA FACCIATE, REALIZZAZIONE CAPPOTTO E NUOVI SERRAMENTI. Il POP 2015-2017 stanziava ben € 1.130.000 da spendere tutti nel 2015. NON È STATO FATTO NULLA: il POP 2016-2018 rinvia lo stanziamento al 2018!
- SCUOLA PRIMARIA VIA KENNEDY - MANUTENZIONE STRAORDINARIA FACCIATE, REALIZZAZIONE CAPPOTTO E NUOVI SERRAMENTI. Il POP 2015-2017 stanziava ben € 930.000 da spendere tutti nel 2015. NON È STATO FATTO NULLA. La scuola è stata lasciata per quattro anni con una cancellata fatta a metà e tenuta su in alcuni punti con il fil di ferro. Solo nel mese di luglio 2016 sono finalmente iniziati i lavori. L’incredibile ritardo, con le somme necessarie per i lavori già stanziate da tempo è incomprensibile.
Alle situazioni sopra esaminate si devono aggiungere:
- Il pasticcio del Parco Mattei, da anni in stato di abbandono manutentivo e i cui impianti sportivi divengono pezzo per pezzo inutilizzabili;
- i silos per le biciclette al capolinea della metropolitana, per i quali pare siano stati spesi circa € 1.000,000 e che non sono mai entrati in funzione;
- il parcheggio interrato dell’ospedale (mai partito);
- la mancata realizzazione delle aree di trasformazione del PGT, tra le quali l'area retrostante la piscina di via Parri e l'ex parcheggio Pirelli;
- il pratone (lasciato com’è);
- la casetta del laghetto di via Europa (un rudere, lavori di ampliamento fermi);
- La già citata storia dell’”hotel Hilton”;
- le colonnine elettriche per il mercato di via Gramsci (lavori lasciati a metà e non utilizzabili);
- l’incredibile vicenda di Rocca Brivio che costa inutilmente centinaia di migliaia di Euro ai contribuenti sandonatesi.
3. Considerazioni finali.
Il quadro che emerge è quello di una PARALISI PRESSOCHÉ TOTALE SU TUTTI I FRONTI, che non può essere giustificata solo con la lunghissima crisi economica globale e italiana che ha portato contemporaneamente al disimpegno dell’ENI da molte importanti iniziative nel nostro Comune e al continuo taglio dei fondi pubblici agli enti locali.
Infatti il Comune di San Donato ha zero debiti ed ha accumulato in questi anni avanzi di bilancio di ben 20 milioni di euro, denaro derivante in gran parte dalle tasse pagate dai sandonatesi, che non costituisce un risparmio, ma una perdita di risorse. Infatti, a causa delle norme sul cosiddetto “patto di stabilità interno” quei nostri soldi devono restare parcheggiati presso lo Stato (che si tiene persino gli interessi) e non possono più essere usati - se non in minima parte - per risolvere i problemi della città.
Non possono finire male tante cose solo perché una legge è cambiata, un investitore s’è tirato indietro, non c’è più il finanziamento … il maltempo … la sfortuna: se quasi nulla di quel che si è iniziato va in porto, è evidente che vi sono precise responsabilità dell’Amministrazione Comunale:
- non è possibile che un operatore ottenga addirittura una variante del piano regolatore, con incremento di valore dei suoi terreni, non riesca a fare quanto promesso e non ne debba sopportare alcuna conseguenza (è il caso, ad esempio dell’hotel Hilton, che non si sa più cosa sarà);
- non è possibile che iniziati dei lavori, siano lasciati a metà per quattro anni senza che accada nulla (è il caso della scuola di via Kennedy);
- non è possibile che si faccia un progetto di riqualificazione faraonico, palesemente ingestibile e che dopo quattro anni si scopra che nessuno lo vuole realizzare (è il caso del parco Mattei);
- non è possibile spendere un milione di euro per realizzare una struttura e lasciarla lì per anni non senza che si dica il perché (probabilmente, è un’ipotesi, mancano informazioni ufficiali sulle cause dello stallo) perché nessuno prima di costruirla aveva pensato a chi e come la avrebbe dovuto/potuto gestire (è il caso dei silos delle biciclette);
- non è possibile promettere un nuovo parco pubblico e scoprire dopo quattro anni che per il momento non si può fare perché i terreni - peraltro vicini alle case e occupati da orti – sono inquinati (è il caso della Campagnetta), ecc., ecc., ecc.
Il non riuscire a fare ha un prezzo, sotto forma:
- di costi vivi per progetti e lavori che non servono a nulla (perché restano sulla carta, sono lasciati a metà o inutilizzati) e sottraggono fondi per opere che potrebbero essere realizzate;
- di accumulo di surplus di bilancio che viene di fatto incamerato dallo Stato per via del patto di stabilità (come detto, siamo arrivati a 20 milioni di euro);
- di mancati introiti per l’Amministrazione Comunale, cioè per tutti noi;
- di disagi per la collettività;
- di servizi negati;
- decadenza della città e, quindi, di minore attrattività della stessa anche per i cittadini e gli operatori economici (quindi: minore ricchezza per tutti).